Napoli, 23 marzo 2011 – Denunciare l’incidenza dell’inquinamento ambientale dato dalle discariche, sul proliferare dei tumori nelle zone circostanti. Questo l’input che ha spinto le popolazioni del Vesuviano ad una raccolta dati spontanea sui tumori nel Napoletano, con gli ammalati che comunicano la propria patologia compilando un modulo creato ad hoc da volontari dei Comitati cittadini contro le discariche di rifiuti a Terzigno. L’obiettivo è accedere alle informazioni del Registro tumori dell’ex-Asl Napoli 4, con sede a Brusciano e comprendente 35 Comuni, nonché unica banca dati della regione sui tumori, oltre a quella su Salerno, per dimostrare il nesso di causalità tra l’inquinamento ambientale del territorio e l’aumento delle neoplasie in Campania. Finora sono circa 60 i moduli compilati, di cui 10 su malati già deceduti, e per il 90% si tratta di tumori maligni. Tra i più diffusi ci sono, per le donne, quelli alla mammella, utero, vescica, bronchi e, per gli uomini, al pancreas, colon, polmoni, prostata e vescica. Variegata la fascia d’età: da una ragazza di 21 anni, con tumore al seno, a un uomo di 80 anni, con tumore al polmone. Dati già di per se allarmanti, ma aggravati anche da un altro studio del 2009, condotto sulle schede di dimissione ospedaliera dei primi ricoveri nell’ex-Asl Napoli 4, dal 1997 al 2006: i tumori maligni sono risultati essere il 39,6% in più rispetto ai casi attesi, con un picco del 68,6%, per i tumori nei bambini dai zero a 14 anni.
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